1. |
Atlantic City
02:57
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Ballavamo nei campi io e te
Cosi stretti e senza niente da dire che
Il sudore ci bagnava la pelle
Mentre il grano nascondeva le stelle
Criticavi i miei modi di fare
Ma sai che non mi piace ridere
Ma ad Atlantic City
non ci possiamo stare
ci sono i pellerossa
e non li so fermare
senza pistole
o dadi da lanciare
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2. |
Pietro
03:10
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Ti porterò al luna park
È troppo che non ridi ormai
Compreremo anche i pop corn
Sul tagadà insieme noi
Arriveremo al luna park
Cavalli, specchi, e autoscontri
Ti perderai nei labirinti
fammi arrivare lassù
Vestiti in fretta e saliamo in macchina
Orsetti di gomma e libertà
Pistole fuochi
Cos’altro ci possiamo regalare?
Ma qui non sembra il luna park
Te ne sei andato e mi hai chiuso qua
I finestrini sono appannati
Dentro l’auto vedo ormai
Colori ovunque
Risse spaziali
Non portarmi a casa
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3. |
Tessere
03:54
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Non puoi sederti su di me
fa troppo caldo e sudo
tu, tu che spegni il giorno
io non ti vedo più..
Non sederti su di me
se no mi viene duro
le strade, le feste, la mia carne
i muri del motel
io non ci credo più..
Brucerò le mie tessere
per non poter mai più rientrare
cercherò il mio benessere
fuori dal tempio e dalla setta
Puoi restare insieme a me
mi svesto e resto nudo
non sederti su di me
se no mi viene duro
le strade, i fiori e la tua carne
le notti nel motel
io non ci spero più…
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4. |
Soli
03:33
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Madre dove vai?
La festa è finita
tra le braccia tue
Mi dici cosa vuoi - I love you
Padre come stai
La fine è vicina
che maglione hai?
Voglio un padre come - Bill Cosby
Ora vedo già
Le spiagge dell’Africa
Dove il sole tu
Lo senti bruciare
È qualcosa di
simile al piacere
Ora vedo già
Le spiagge dell’Africa
Dove il sole tu
Lo senti bruciare
Trattengo il fiato e poi
imparo a respirare
Figlio dove vai?
Di che cosa parli?
I sogni che fai
Appesi alle lenzuola – i love you
So che scorderai
Com’è fatto il mare
Ma tuo padre no,
non è di colore
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5. |
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Cosa vuoi arrivi qui?e è non sai toccare il fondo
tonto, noi siamo quelli con le pinne nel cuore
portiamo rancore verso il cielo
squarciamo con cannoni ghiacciati i timori
ricicliamo le unghie mangiate costruendoci vie di fuga
cani rabbiosi in campi di cotone rosa
ci spacchiamo perché conosciamo le erbe
l'erba porraia il crescione il canforo
ma non le usiamo nelle tisane
ci mettiamo gli animali
la bardana il cotogno il digitale non ci abbaglia
spacchiamo gli insetti
incendiamo i rospi
sempre nei campi di cotone rosa
possiamo leccare la terra
continuare la tua storia
sparare i laser
rincorrere rebus astrologici in ampi camici
dottori labili con le facce da disabili salgono le finestre all'ascensore
come fossero abili a volare nel bosco
ma piuttosto si nascondono in bare
hey noi siamo afrikabada e tu sei da solo.
Camicie di forza lesbiche in un mondo di animali
gli orsi le sciabole Tarzan che picchia un nano
nazi che stringono la mano a un lama
la saggezza di un prete contro il destino dell'umanità
c'è Rene Girard alla porta con una scatola di dolci tutti uguali
Dei significati nascosti dentro i laureati
le terze medie in rivolta contro gli esseri umani ansiosi
le cattedre dei professori dentro agli acquari
spaccano lance in favore di jeans rettangolari
noi siamo il mare lo beviamo
tese le mani alla luna ti derubiamo
ti scassiamo gli archetipi coi pugni
la faccia rude i tagli di chi ha sa pisciare catarro
una foresta magica è afrikabada
ritrovare l'inconscio per indicare
il nostro capro espiatorio in un animale,
noi vogliamo sparare
i crampi allo stomaco credo facciano male
noi le pance piene all'ospedale
rincorriamo insetti per piacere
omofobi contro una coalizione femminile
bruciamo i fienili bagniamo le dighe
all'origine del mondo ci facciamo un buco
lo succhiamo e poi torniamo nel bosco
ci facciamo fare il conto dalla notte
siamo afrikabada e ci rotoliamo nel fondo
nel fondo con le mani dei morti delle guerre
ci facciamo toccare ma non godiamo
il sabato lo veneriamo
come fosse un armadio
pieno di camicie da rettiliano
crediamo nelle stelle negli ufo e nel dio unitario
laviamo i dislessici con acido lavico
salutiamo le ragazze con dei gesti da stadio
siamo una voce unica dei fascisti senza salario
delle pance piegate al fallo sicario
sistema binario settore terziario
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6. |
Saluti dal deserto
03:00
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Qui nel deserto
Troppe facce di cazzo
ricordano te
Rido del tempo in cui
Ci siamo conosciuti
Il tempo batte forte
Forte forte forte
E a volte ballo ballo
Finchè mi gira la testa
E si ferma il cuore
Scoppia la bomba
Mi guardo intorno
E non capisco perché
Piango del tempo in cui
Ci siamo consumati
Il tempo batte forte
Forte forte forte
E adesso ballo ballo
Finchè mi gira la testa
E si ferma il cuore
Qui nel deserto
Aspetterò la luce che distruggerà la città
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7. |
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No non ho fretta
Tu non darmi retta
Già lo fai
Non siam mai stati così bene
Come nella foresta
E sorridere alle tigri
Dentro la tempesta
No non hai fretta
Lui non ti aspetta
Già lo sai
Ognuno ha la sua croce
Da portare nei suoi giorni di festa
Un aquilone da far volare
Dentro la tempesta
Nel sole che tramonta
Ho creato un’ombra con le mani
l’ho fatta uguale al tuo cuore
ma non saranno uguali mai
Dovremmo armarci
E conquistare degli stati
La vita è lì
dove non te l’aspetti
C’è la morte nei tuoi occhi
Ora è quasi notte
Non addormentarti
il mondo è splendido
Non siam mai stati così bene
Come nella foresta
E sorridere alle tigri
Dentro la tempesta
Già lo sai
Nel sole che tramonta
Ho creato un’ombra con le mani
l’ho fatta uguale al tuo cuore
ora più simile che mai
Dovremmo amarci
E conquistare degli stati
La vita è lì
dove non te l’aspetti
C’è l’amore nei tuoi occhi
Ora è quasi notte
Non addormentarti
il mondo è splendido
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8. |
Credere
03:37
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